Scritto da François Meyer, Actunautique.com – 05.04.2024, (tradotto dal francese da torpeedo.org)
Mentre l’azienda proclama l’eccellenza dei suoi processi e dei suoi risultati, la realtà vissuta da alcuni dei suoi clienti è tutt’altra.
Guasti ripetuti, ritardi, malfunzionamenti: un gruppo di proprietari di imbarcazioni dotate di sistemi Torqeedo si è riunito per reagire. Il collettivo ha commissionato un rapporto che punta il dito contro incredibili lacune che mettono in discussione la certificazione CE dei sistemi Torqeedo, e di conseguenza, la certificazione CE delle imbarcazioni che ne sono dotate…
Una decina di utilizzatori di sistemi Torqeedo, tra cui i sistemi ad alta tensione DeepBlue e le loro batterie BMW, raccontano di subire incredibili disavventure da parte dell’azienda tedesca, che proclama a gran voce i suoi successi e risultati. Leader mondiale, rete globale, azienda innovativa, “forza trainante nell’elettrificazione del settore marittimo”, tutti termini capaci di sedurre un vasto pubblico, ma anche i grandi cantieri navali che hanno scelto Torqeedo come partner per l’elettrificazione.
La relazione dell’esperto, prodotta da Certification Experts BV, una società di consulenza specializzata in questioni di conformità CE e con la quale abbiamo verificato la veridicità dell’esempio in nostro possesso, e che può essere consultata qui, punta il dito contro alcune incredibili lacune nel processo di dichiarazione CE.
Secondo Certification Experts BV, Torqeedo non ha utilizzato il giusto riferimento per la dichiarazione, riferendosi a quello delle attrezzature pesanti (macchinari) anziché adottare quello delle piccole imbarcazioni da diporto (small recreational crafts).
Le conseguenze sono molto gravi, poiché questa scoperta tende a dimostrare che questi prodotti, essendo stati valutati sulla base di un riferimento errato, non possono beneficiare della marcatura CE.
Nessuna conformità CE = nessun utilizzo nel mercato comune. Di conseguenza, la certificazione delle imbarcazioni dotate di questi componenti non certificati è soggetta a critiche. Decine di cantieri navali hanno scelto Torqeedo, tra cui Delphia, Excess e Bénéteau con le opzioni elettriche per le loro barche a vela.
È curioso notare che nessuna di queste imbarcazioni (forse una o due Delphia) ha trovato un acquirente, poiché le imbarcazioni presentate nei saloni erano solo prototipi, cosa che non ci è sfuggita.
La domanda successiva è se questi prodotti saranno ammissibili ai requisiti della direttiva UE per le piccole imbarcazioni da diporto. Non spetta a noi giudicare, ma lo speriamo vivamente. Sarebbe estremamente spiacevole per i clienti di Torqeedo e per il mercato dell’elettrificazione in generale se ciò non fosse possibile, considerando il danno di fiducia che questo incidente potrebbe generare.
Da notare anche che la soluzione scelta da Windelo, Transfluid, è completamente certificata secondo la direttiva Small Craft, così come quella impiegata da Fountaine-Pajot sui suoi Smart Electric, che operano a 400 V, mentre Windelo ha optato per la bassa tensione a 48 V.
Articolo originale: https://www.actunautique.com/2024/04/serieux-problemes-en-vue-pour-torqeedo.html